“I bambini del nido di via Longhena ad Albate saranno trasferiti nella struttura di via Giussani anche con i loro insegnanti. Non aumenteranno le liste d’attesa perché il numero complessivo di posti a disposizione nelle strutture di Como rimarrà invariato”.
Il sindaco di Como Alessandro Rapinese ha risposto alle polemiche scoppiate tra i genitori dopo l’annuncio della chiusura per tre anni del nido di via Longhena. La struttura non sarà utilizzata per tre anni per lavori di riqualificazione e ampliamento.
Ieri pomeriggio si è svolto un incontro tra l’amministrazione e una delegazione di genitori. Presenti il sindaco Alessandro Rapinese, il vicesindaco Nicoletta Roperto e l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni. “Si tratta di 18 bambini – ha precisato il sindaco al termine della riunione – Abbiamo lasciato i genitori con la promessa di garantire continuità offrendo loro la possibilità di un trasferimento di tutti nella struttura di via Giussani, a poco più di due chilometri di distanza dal nido di via Longhena. Lì è possibile mantenere anche le stesse maestre”.
Le famiglie hanno chiesto all’amministrazione di spostare i piccoli nella struttura Nuvoletta di via Varesina a Camerlata, chiusa da tempo. “Non è possibile – ha risposto Rapinese – perché mantenere una struttura aperta per 18 bambini avrebbe dei costi troppo alti”.
Intervenendo a Etv, il primo cittadino ha precisato anche che non aumenteranno le liste d’attesa.