(ANSA) – BARBARA, 23 DIC – "Ritrovare mamma sarebbe il regalo di Natale più bello": a dirlo all’ANSA è Simone Bartolucci, il ventitreenne di Barbara (Ancona) scampato miracolosamente all’alluvione delle Marche, ma che in quella maledetta notte del 15 settembre ha perso la sorella Noemi, di 17 anni, e, appunto, mamma Brunella Chiù, 56 anni. Noemi è una delle 12 vittime accertate, la più giovane insieme al piccola Mattia Luconi, di 12 anni. Brunella Chiù, invece, risulta ancora dispersa, oltre tre mesi dopo l’alluvione, anche se è stata ritrovata la sua auto, ridotta ad un ammasso di lamiere, vicino al fiume Nevola. Simone, la madre e la sorella erano scesi in strada dalla loro casa in contrada Coste per spostare le loro due auto, ma un’ondata di acqua e fango ha trascinato via le due donne a bordo del veicolo, mentre il giovane è riuscito a salvarsi attaccandosi ad un albero. "Prima o poi la ritroverò, io ci spero e ci voglio credere – dice, con il viso rigato di lacrime -. Ho chiesto alla Regione Marche di svuotare dei laghetti non lontano dal punto in cui è stato trovato il piccolo Mattia, spero di ritrovare lì la mia mamma". Simone lavora in un mulino e ora la sua famiglia sono "i datori di lavoro, i colleghi, la mia fidanzata Valentina". Vorrebbe che Natale fosse già passato – "io, purtroppo, non ho nulla da festeggiare" – ma non vuole che la tragedia che ha colpito le Marche passi invano. "L’appello che faccio al Governo, alla Regione e a tutte le istituzioni è di lavorare davvero sulla prevenzione, quello che è capitato qui e più recentemente a Casamicciola, non deve più accadere", sottolinea Simone. "Bisogna fare manutenzione dei fiumi e dei torrenti, bisogna prestare attenzione al territorio, è inaccettabile quello che è accaduto". (ANSA).