(ANSA) – ROMA, 21 DIC – Alberto Asor Rosa – morto oggi a Roma ad 89 anni – era intellettuale battagliero, operaista, sempre in bilico tra studio e lotta sociale. "Doveva uscire dalla clinica questo venerdì. Sembrava stesse meglio ma ha avuto un improvviso arresto cardiaco. Negli ultimi due anni mio padre ha avuto una salute traballante dovuta a problemi cardiaci e polmonari" spiega all’ANSA Angela Asor Rosa, una delle due figlie, con la sorella Laura. Era nato a Roma il 23 settembre 1933, per diplomarsi al Liceo Classico Augusto di Roma, si era poi laureato alla Sapienza, relatore Natalino Sapegno. Baffoni spioventi e la chioma fluente, quasi a sottolineare il carattere ribelle. Ma soprattutto studioso di fama, docente di storia della letteratura alla Sapienza, intellettuale di formazione marxista da sempre impegnato nella dialettica tra cultura e potere e nell’analisi della realta’ sociale. Lasciò il Pci nel 1956, come molti altri intellettuali che reagirono inorriditi alla tragedia ungherese, e vi rientrò solo nel ’72: lavoro’ alla sua trasformazione ed è stato parlamentare (eletto nel ’79), e poi, dopo la caduta del Muro, membro della direzione del Pds e direttore della nuova ‘Rinascita’. Studioso in particolare della letteratura italiana moderna e del periodo barocco, ha ideato e diretto la monumentale Storia della letteratura Einaudi, e tante monografie e corsi universitari affollatissimi dedicati ai grandi protagonisti della letteratura italiana. L’esordio di Asor Rosa come studioso avvenne con ”Scrittori e popolo” del ’65. Stesso taglio ideologico ebbe il suo successivo studio su ”Thomas Mann o dell’ambiguita’ borghese” del ’71, anche se con un maggiore impegno storicistico. Negli anni 70 ha successo, ma fa discutere per le scelte e il taglio, una sua ”Storia della letteratura italiana” per le scuole superiori. Saggi e articoli sono raccolti in ”Intellettuali e classe operaia”, ”Le due societa”’, ”L’ultimo paradosso”. Del ’92 e’ ”Fuori dell’Occidente, ovvero ragionamento sull’Apocalisse”. E’ del 2002 un romanzo autobiografico ”L’alba di un mondo nuovo”, una vena narrativa poi approfondita fino a ”Amori sospesi”, del 2017. (ANSA).