Ultimo fine settimana prima di Natale, rush finale per gli acquisti dei regali nel primo anno che prova a ritornare ai numeri pre Covid. A frenare le compere sono però i rincari.
Anche Como si prepara agli ultimi giorni di corsa agli acquisti: eventi in centro, luminarie accese nelle vie, negozi aperti e mercatini sul lungolago. Il risultato, complice il bel tempo: vie e piazze cittadine prese d’assalto. Folla in centro città per comprare gli ultimi doni da mettere sotto l’albero. Uno scenario rassicurante per i commercianti ma sul quale pesa l’incognita rincari e i possibili tagli alla spesa.
Regali sì ma condizionati al budget per la maggior parte delle persone, e un’incognita rilevata anche dagli stessi addetti ai lavori. “Le aspettative sono molto buone viste le presenze in città – spiega Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como – soprattutto nei weekend prima del Natale abbiamo notato molto movimento in città e questo lascia dunque ben sperare”. Poi aggiunge: “E’ vero che si tratta però di un Natale segnato da molte situazioni di difficoltà per le famiglie e quindi per i consumatori – e ribadisce – Come presenze non possiamo lamentarci ma occorre capire se c’è poi realmente la possibilità di spendere nonostante i rincari che stanno mettendo a dura prova clientela e commercianti”.
Presto ancora per dire se si riuscirà ad arrivare a raggiungere i numeri pre Covid e se gli stessi commercianti – già provati dalle chiusure a causa del Covid prima e degli aumenti generalizzati di oggi – potranno dirsi soddisfatti.