Influenza, casi in aumento e tra i bambini in circolazione anche molti virus sinciziali che spesso richiedono il ricovero con la somministrazione di ossigeno. Spiega Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Pediatria dell’Ospedale Buzzi di Milano e preside della facoltà di Medicina dell’Università Statale che fornisce raccomandazioni e suggerimenti alle famiglie.
“Le complicanze – ha chiarito – possono esserci anche se sono rare. La febbre può rimanere alta anche per più di 48 ore; se si protrae è bene consultare un pediatra. Il virus sinciziale, invece, è diverso. Quando un bimbo di pochi mesi inizia a rifiutare il cibo e presenta una frequenza respiratoria accelerata, è urgente rivolgersi subito al Pronto soccorso”.
Raccomandazioni e consigli
Il modo migliore per prevenire complicanze di questo tipo – spiga il professore – rimane la vaccinazione. Indicata anche per i bambini a maggior ragione perché la somministrazione avviene con un semplice spray nasale.
“È assolutamente consigliata” ha continuato Zuccotti che assieme all’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha tracciato nelle scorse ore un bilancio dei numerosi casi di influenza che stanno costringendo a letto molte persone, in particolare anziani, fragili e bambini.
“Rinnovo dunque l’invito – ha proseguito – a farlo anche se la stagione è già iniziata. Il virus influenzale, come detto, non è solo di un tipo quindi, grazie al vaccino, potremmo evitare che i bambini che hanno già preso un’influenza si infettino anche con quella forma che non hanno contratto. Dunque – conclude – mi sento di insistere molto con le famiglie per ricordare l’importanza di questa forma di prevenzione a partire da chi ha patologie croniche che rischiano poi, quando si contrae l’influenza, di sviluppare complicanze severe. Anche sui bimbi sani, comunque, rimane una forte raccomandazione”.