Il parco di Villa Erba trasformato in un pantano dalla pioggia, le casette perlopiù chiuse.
Chi, oggi, ha scelto di visitare la Città dei Balocchi a Cernobbio, si è trovato di fronte a questo spettacolo, a onor del vero molto distante dall’immaginario sfavillante.
Che il cambio di location – da Como a Cernobbio – abbia migliorato la manifestazione, è ancora tutto da valutare e sarà un’operazione che potrà essere fatta a gennaio, dopo la chiusura.
Di certo, per gli organizzatori traslocare a Cernobbio potrebbe essere stata una mossa vantaggiosa. Non foss’altro per il generoso contributo – 80mila euro – elargito dal Comune di Cernobbio. E per la concessione per tutto l’evento del parco di Villa Erba, che il municipio cede a costo zero agli organizzatori dell’iniziativa. Così che, complessivamente, l’apporto pubblico ammonta a 170.000 euro. Cifra non di poco conto. Per un evento che, al netto del meteo e della giornata, talvolta non sembra proprio lasciare senza parole gli spettatori. Non sempre in senso positivo, almeno. Nella giornata di oggi, come detto, la situazione era piuttosto desolante.
Probabilmente scoraggiati dalla pioggia e dalle pochissime presenze, la maggior parte dei venditori ha deciso di tenere chiusi gli stand con i propri prodotti. Chi, nonostante il maltempo, ha deciso di visitare la manifestazione si è trovato però decisamente deluso. Non solo casette serrate. Anche le attrazioni hanno chiuso i battenti, dalla casetta di Babbo Natale, circondata da enormi pozzanghere, fino al carro dei mestieri e al trenino. Spente anche le proiezioni animate sugli alberi e sulla facciata di Villa Erba.
Ed è bastata la pioggia del pomeriggio a costringere i pochi visitatori presenti a fare lo slalom tra acqua e fango.
La location affacciata sul lago è indubbiamente meritevole, tempo permettendo, ma il parco – almeno a quanto si vedeva oggi – sembra davvero troppo grande rispetto a quanto offre in concreto la Città dei Balocchi.