(ANSA) – CITTÀ DEL CAPO, 14 DIC – Il Presidente del Sudafrica è riuscito ieri a evitare il voto di sfiducia in Parlamento e evitare l’inizio di un processo di impeachment grazie a un voto di sostegno compatto del suo partito, l’African National Congress, che detiene la netta maggioranza. Oggi però i partiti di opposizione fanno feroci critiche sul voto di ieri all’Assemblea Nazionale. Il sito AfricaNews riporta i commenti di Julius Malema, leader degli Economic Freedom Fighters, Eff, partito di estrema sinistra, che dice: "Oggi è un triste giorno per la democrazia in Sudafrica, non c’è ragione di votare contro un’inchiesta che avrebbe svelato i crimini del Presidente. L’Eff ha deciso di contestare il voto parlamentare di ieri in tribunale". Sempre AfricaNews cita John Steenhuisen, leader della Democratic Alliance, che ha detto: "Il voto di ieri è opera della stessa cricca che ha ripetutamente protetto (il Presidente) Jacob Zuma in passato. Se si fosse votato per aprire l’inchiesta avremmo dato a Ramaphosa l’opportunità di difendersi e alla nostra democrazia di esprimersi." Intanto Ramaphosa si è trovato oggi di fronte a una nuova crisi da risolvere: le dimissioni di Andrè De Ruyter, amministratore delegato della Eskom, l’ente pubblico per l’energia. La notizia è stata accolta con grande preoccupazione vista la situazione in cui si trova il paese che continua a subire ripetuti e quotidiani tagli di corrente elettrica con conseguenze drammatiche per l’economia nazionale. (ANSA).