(ANSA) – STRASBURGO, 13 DIC – L’Italia ha sistemi efficienti per gestire i beni sequestrati. Lo afferma l’organo del Consiglio d’Europa che valuta se gli Stati rispettano quanto stabilito nella convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo. Nel suo ultimo rapporto, che si basa sulla valutazione di 37 Stati, Strasburgo asserisce che l’Italia, assieme ad altri 9 paesi – Belgio, Croazia, Francia, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Regno Unito – hanno istituito leggi e misure che permettono di "conservare e amministrare i beni e fondi sequestrati in modo che il loro valore non si deteriori con il tempo, mentre è in corso il processo che deve determinarne l’eventuale confisca". L’Italia, sottolinea il rapporto, è inoltre uno dei paesi che ha presentato "casi concreti di successo di gestione dei beni sequestrati". Questi casi comprendono la gestione di beni tangibili, come automobili e edifici, intangibili, come nel caso della proprietà intellettuale o dei beni virtuali, e società. (ANSA).