(ANSA) – ROMA, 10 DIC – Le azioni delle Ong "spesso rischiose e provocatorie favoriscono in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia. È questo a prescindere dai dichiarati intenti umanitari". Così fonti del Viminale, aggiungendo che "le Ong rappresentano un fattore che incentiva i migranti a partire. Fanno pattugliamento sistematico. Portano in acque italiane migranti raccolti in acque di altri Paesi. Raccolgono in mare persone che hanno pagato uno scafista, dunque un criminale, per entrare illegalmente in Italia". Alcune ong, si sottolinea, "finiscono per rappresentare, anche loro malgrado, un elemento chiave della filiera che ingrossa l’immigrazione irregolare in Italia". La salvaguardia delle persone, rilevano le fonti, "orienterà sempre le decisioni del Governo, anche di fronte alle azioni provocatorie e rischiose delle Ong. La linea del Governo è chiara: 1) contrasto all’immigrazione irregolare; 2) inserimento e integrazione dei migranti regolari, con appositi accordi con i paesi di transito e di partenza". Chi entra in Italia, proseguono, "spesso non fugge da situazioni di pericolo. Si pensi alla nave Louise Michel che ha raccolto in mare una trentina di persone, tutte provenienti, da un primo esame, da situazioni che li qualificano come migranti economici. Non provengono da Paesi martoriati, si sono messi in viaggio senza alcun diritto di entrare e permanere in Italia. Ora ce ne dovremo far carico dal punto di vista dell’assistenza, pur non essendo tenuti a farlo e con gli scarsi risultati conseguiti sinora sul fronte della solidarietà europea". (ANSA).