“Brillavi in tutto e continuerai a brillare”. In una basilica del Crocifisso gremita, Matteo Tamagnone ha ricordato il fratello Alberto, scomparso a 29 anni per un incidente in moto in via Varesina. Familiari e amici si sono stretti in un ultimo abbraccio al giovane, molto conosciuto e stimato a Como e non solo.
Nell’omelia, padre Enrico Corti, già parroco dell’Annunciata, che ha conosciuto Alberto al Collegio Gallio ha ricordato “la grande disponibilità del giovane”, sottolineata anche dai suoi amici. “Siate disponibili verso gli altri”, ci direbbe oggi Alberto, ha sottolineato il sacerdote. Che poi ha aggiunto: “Se ne è andato troppo presto ma ci sta ripetendo che è valsa la pena stare al mondo”.
Al termine del funerale, è toccato al fratello, alla cugina e alla fidanzata salutare Alberto e ricordare il suo estremo gesto di generosità, la donazione degli organi che ha regalato una speranza di vita ad altre persone.
Dolce Dottore, quando ti ho conosciuto ho capito subito che il mio Zack sarebbe stato in buone mani.
Lo hai operato la mattina di quel maledetto incidente. Ci siamo parlati alle 12:30 dopo l’intervento.
Come farsene una ragione?
Oggi c’è stato anche il funerale di mio Padre, però mio Papà, ha vissuto tutta le sua vita, la tua è stata stroncata troppo presto.
Un amico, per darmi un po’ di conforto mi ha detto che Dio coglie i fiori più belli per averli con sé.
Tu caro Alberto, non dovevi essere colto. Vai a capire i “disegni divini”
Tu e Papà ci avete lasciato lo stesso giorno e lo stesso giorno il funerale. Se e quando vi incontrerete so già che ti ringrazierà per aver operato Zackino.
Che la terra ti sia lieve bel ragazzo. 😔🙏❤️🖤