L’Italia non brilla nell’utilizzo dei fondi di Bruxelles. Anzi. Al 31 dicembre 2022, secondo le previsioni del ministro per gli Affari europei Raffele Fitto, il Paese rischia infatti di non spendere i 22 miliardi previsti dal cronoprogramma del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A questo allarme hanno risposto il Consiglio regionale della Lombardia e l’Anci Lombardia proponendo un progetto che fornisca agli enti locali gli strumenti per intercettare e spendere le risorse.
“La Lombardia va un po’ meglio della media italiana, ma si può fare meglio” ha commentato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi che ha aggiunto “la crisi economica e sociale ci insegna che non bastano più le sole risposte emergenziali, ma servono politiche di sistema inclusive e partecipative per passare dalla protezione alla promozione della persona e della famiglia. Con il progetto messo a punto insieme ad ANCI, vogliamo fornire agli amministratori locali e agli operatori economici e sociali strumenti di lavoro utili ed efficaci per intercettare i fondi previsti dalla programmazione europea 2021-27 e dalle risorse del PNRR, svolgendo un ruolo di supporto e sostegno in questo percorso”.
Durante l’infoday organizzato alla Cometa di Como, è stato spiegato come funzionerà il progetto. E’ prevista l’attivazione di sei percorsi partecipativi che riguarderanno le sei missioni del Pnrr. Oggi è stato trattato quello su: “Inclusione e coesione” (in questo caso i fondi complessivi ammontano a 19,81 miliardi). Gli altri dossier elaborati (e che in questi giorni verranno presentati sul territorio lombardo) riguarderanno: digitale, ambiente, mobilità, istruzione e salute.