(ANSA) – ROMA, 24 NOV – Tronchi, plastica, polistirolo, bottiglie di vetro, canne, detriti. Accanto ai pesanti disagi per allagamenti e danni a strutture balneari, è questa, ancora una volta come in analoghe situazioni, l’ "eredità" della violenta mareggiata sulle scogliere a difesa della zona del vecchio faro a Fiumicino, alla foce del Tevere. Cumuli di rifiuti trascinati dalle onde sugli scogli ma anche sulla stessa strada di accesso al comprensorio, assieme a fanghiglia. Una parte di detriti è stata già rimossa sul piazzale più vicino al Porticciolo ma rimangono ancora sedimenti sul ciglio della parte finale di via del Faro. Anche sulle spiagge presenti detriti e rifiuti. Una "tegola" che puntualmente ogni anno si ripresenta e che costringe le amministrazioni costiere a subirne ancora una volta le conseguenze ed a fare i conti per pianificare le bonifiche. Negli ultimi mesi è stata quindi ormai completamente vanificata la rilevante opera di bonifica dei detriti sulle scogliere da parte del comune di Fiumicino e della Regione Lazio, compiuta poco meno di due anni fa. Intanto, il capogruppo della lista Crescere Insieme a Fiumicino, Roberto Severini, ha lanciato un appello per i cittadini evacuati al Passo della Sentinella che hanno avuto "danni, anche gravi, ai mobili contenuti nelle case che si sono allagate: ora, molti residenti si ritrovano con cucine, tavoli, sedie e quant’altro completamente rovinato dall’acqua e non sanno come disfarsene. Tenendo conto dello stato d’emergenza indetto dal Sindaco, chiediamo di organizzare una raccolta speciale di rifiuti ingombranti per venire incontro a tutti i cittadini costretti ad affrontare questa spiacevole situazione. Altra soluzione possibile sarebbe quella di posizionare a Parco Scagliosi degli scarrabili, per dare modo ai residenti di liberarsi di queste macerie". (ANSA).