(ANSA) – GINEVRA, 24 NOV – L’Onu afferma che 14.000 persone sono state arrestate durante le proteste in Iran, avvertendo che l’uso "non necessario e sproporzionato" della forza in Iran deve cessare. Siamo di fronte a una vera e propria crisi dei diritti umani" in Iran e l’attuale situazione nel Paese "è insostenibile", ha affermato oggi a Ginevra l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker Türk. Secondo le informazioni raccolte dall’Onu, "circa 14.000 persone, compresi i bambini, sono state arrestate nel contesto delle proteste", scoppiate il 16 settembre. "Un numero impressionante", ha aggiunto l’Alto commissario Onu. Dall’inizio delle proteste, "le forze di sicurezza hanno risposto usando la forza letale contro manifestanti disarmati e passanti che non rappresentavano alcuna minaccia per la vita. In palese disprezzo delle regole internazionali sull’uso della forza", ha detto Türk intervenuto alla sessione speciale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. "Esorto il governo e chi detiene il potere ad ascoltare" i manifestanti e riconoscere le profonde lamentele sociali, economiche e politiche che si sono accumulate. Volker Türk ha esortato le autorità iraniane ad avviare processi investigativi indipendenti, imparziali e trasparenti sulle presunte violazioni dei diritti umani, in linea con gli standard internazionali, di cessare immediatamente "di usare la violenza e le molestie contro i manifestanti pacifici" e "a rilasciare tutti gli arrestati per aver protestato pacificamente", nonché a imporre una moratoria sulla pena di morte. (ANSA).