(ANSA) – ROMA, 23 NOV – Al 21 novembre, il Ministero della Salute haitiano ha riportato 924 casi di colera confermati, oltre 10.600 casi sospetti e 188 decessi, a quasi due mesi dall’inizio dell’epidemia di colera, mentre l’Unicef avverte che circa il 40% del crescente numero di casi confermati riguarda i bambini, 2 su 5. Dall’inizio dell’epidemia di colera, 9 casi confermati su 10 ad Haiti sono stati segnalati nelle aree più colpite dalla crescente crisi nutrizionale del Paese. I bambini colpiti da malnutrizione acuta grave sono più vulnerabili al colera e corrono un rischio almeno tre volte maggiore di morire a causa della malattia. "Ad Haiti, in questo momento, la minaccia per la vita dei bambini è triplice: malnutrizione, colera e violenza armata. E a volte tutte e tre insieme", ha dichiarato Manuel Fontaine, direttore dell’Ufficio per i programmi di emergenza dell’UNICEF, al termine di una missione di quattro giorni ad Haiti. "Colera e malnutrizione sono una combinazione letale, l’una porta all’altra", ha sottolineato. Durante la sua visita, Fontaine ha visitato i centri di trattamento del colera sostenuti dall’Unicef a Cité Soleil e Port-au-Prince, dove i bambini malnutriti ricevono cure salvavita. Si è inoltre recato in un centro che fornisce assistenza medica, psicologica e psicosociale alle sopravvissute alla violenza di genere. (ANSA).