Aumentano le aggressioni agli operatori sanitari. Violenze fisiche verbali, molestie, minacce e danni. Il fenomeno sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. E’ quanto emerge dalle numerose indagini elaborate negli ultimi anni da centri di ricerca specializzati.
Dall’esigenza di implementare le Linee Guida regionali per la valutazione delle cause, il Centro Ricerche in EPIdemiologia e MEDicina preventiva (EPIMED) dell’Università degli Studi dell’Insubria ha coordinato il progetto “Valutazione dei determinanti principali delle violenze in due aziende socio-sanitarie territoriali lombarde, per una efficace prevenzione”, finanziato da Inail. Partner operativi del progetto sono state: ASST Sette Laghi di Varese, ASST Lariana di Como e ATS Insubria.
Il progetto e i risultati
Il progetto si è articolato in diverse fasi. Definito anche un nuovo standard per la segnalazione e il monitoraggio degli eventi. Contestualmente è stata implementata una piattaforma web per la raccolta centralizzata ed integrata dei dati.
Dall’introduzione del nuovo sistema: “Vi è una maggiore tendenza da parte degli operatori a riconoscere le molteplici forme di violenza di cui un evento si compone”. Ha spiegato Rossana Borchini, medico del lavoro di ASST Lariana. “Ad esempio, nell’85% delle violenze verbali è riconosciuta anche una componente fisica o di minacce, molestie e intimidazioni. Meno di 1 episodio su 10 viene segnalato ad INAIL o all’autorità giudiziaria, indice che gli operatori ci notificano anche gli eventi che non comportano conseguenze dal punto di vista infortunistico. Tuttavia un terzo degli operatori aggrediti riferisce ripercussioni a livello psicologico”.
altro dato che emerge è che “Il 30% degli aggrediti riconosce nel fattore organizzativo uno dei motivi agevolanti l’aggressione”. Ha proseguito Borchini.
Tra i prodotti del progetto vi è la realizzazione di una piattaforma web di raccolta e gestione dei dati. “La piattaforma è un importante strumento metodologico a supporto del nostro progetto”, spiega Giovanni Veronesi, professore associato di Statistica Medica presso il Centro Ricerche EPIMED e responsabile scientifico del progetto.