L’accusa è sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta. L’attività finita al centro delle indagini della guardia di finanza è la compravendita di terreni con gruppi della grande distribuzione. Operazioni immobiliari, con epicentro Cantù, effettuate a partire dal 2014, che hanno portato a importanti profitti sui quali, secondo l’accusa, non veniva versato quanto dovuto al Fisco. Il risultato sarebbe una presunta evasione milionaria.
L’inchiesta delle fiamme gialle è sfociata nelle scorse ore in un’ordinanza di custodia cautelare per cinque persone. Quattro sono state arrestate, una quinta risulta al momento ricercata e sarebbe all’estero, probabilmente in Brasile. I militari del nucleo di polizia economica finanziaria della guardia di finanza hanno eseguito anche sequestri di denaro e beni per un valore pari a 4,3 milioni di euro.
In carcere quattro persone, tra cui due ex assessori di Cantù. Ancora latitante una quinta, che risulta residente in Brasile. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Antonia Pavan. I presunti comportamenti illeciti ruotano attorno a società immobiliari gestite dagli indagati. Lo schema, secondo quanto ricostruito dall’accusa, si sarebbe basato sullo “svuotamento” delle società con il trasferimento delle somme di denaro disponibili agli indagati o a società di diritto svizzero per evadere il Fisco.
Le operazioni immobiliari hanno riguardato in particolare terreni destinati alla realizzazione di supermercati e strutture della grande distribuzione che risultano completamente estranee alle indagini. Gli arrestati sono nel carcere del Bassone e a Varese, in attesa dell’interrogatorio.