(ANSA) – ROMA, 21 NOV – L’esperienza di dormire in cima a una rocca medioevale. Il lusso di una vacanza tra volte affrescate e giardini all’italiana. O la riscoperta di edifici secolari che rendono unico un territorio. È l’impennata del turismo legato al patrimonio storico-culturale dalla ripresa post pandemia. Non a caso un colosso come Aribnb ha lanciato anche in Italia la nuova Categoria delle Dimore Storiche (www.airbnb.it/dimorestoriche), per individuare con facilità alloggi come castelli, ville e persino abbazie, come quella di San Giusto nella Tuscia Viterbese. Ad andarne pazzi, dicono i dati, sono soprattutto gli stranieri: se le prenotazioni di dimore storiche su Airbnb in Europa nel 2021 sono cresciute del 54% rispetto al 2019, in Italia oltre il 70% di richieste arriva da fuori. L’identikit-tipo racconta di un turista che viaggia in coppia e con soggiorni più lunghi (sopra i 7 giorni). I luoghi più ambiti, costa etrusca, Verbania, campagna piemontese, Versilia e lago di Como. Il tutto a fronte di un’offerta Made in Italy da oltre 5 mila annunci e 20 mila alloggi, con edifici unici, da Villa Betteloni in Valpolicella alla Casa del Tabacco di Vitigliano. Ma non solo. Dall’International Web Summit di Lisbona è emerso infatti che le Categorie aiutano a promuovere un turismo più sostenibile e la dispersione dei grandi flussi: gli ospiti che le usano prenotano meno spesso nelle 20 mete europee più popolari di Airbnb (-17,5%) e più invece in luoghi meno visitati che non sono fra le 400 destinazioni più richieste sulla piattaforma (+35,5%). E sono più propensi a soggiornare fuori dai grandi centri: a Roma chi utilizza la ricerca flessibile non predilige l’affollata area del Municipio I (-8,1%). Le Dimore storiche spesso esaudiscono (anche) questo desiderio: sulla piattaforma, oltre il 90% sono in zone rurali o poco popolate, come la dimora Charme in Perillis in un borgo abruzzese di appena 110 anime. (ANSA).