Mancano poche ore alla beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli, medico e missionario comboniano nato a Ronago, in provincia di Como, nel 1923, che ha dedicato la sua vita ad aiutare il prossimo.
Il cammino di beatificazione
Il cammino della beatificazione di padre Ambrosoli è iniziato nel 1999, dodici anni dopo la sua morte. La fama di santità e l’ammirazione nei suoi confronti, il dottore dal cuore buono e dalle mani abilissime, l’uomo di Dio che curava nel corpo e nello spirito, era ancora molto presente nella memoria della gente. Così il comboniano Padre Mario Marchetti sollecitò il vescovo di Gulu a costituire una commissione d’investigazione. Il suo successore, l’arcivescovo John Baptist Odama, iniziò il processo il 22 agosto del ’99. Allo stesso tempo, il vescovo di Como Alessandro Maggiolini ascoltò i testimoni di Ronago e del resto d’Italia, chiudendo il processo il 30 giugno 2001. Il materiale raccolto arrivò a Roma alla Congregazione delle cause dei santi. Ci sono voluti dieci anni, dal 2004 al 2014, prima del giudizio definitivo di Papa Francesco. Il 17 dicembre 2015 il santo Padre ha dichiarato padre Ambrosoli venerabile dalla Chiesa cattolica. Mancava però un ultimo gradino: il miracolo, che venne riconosciuto nel novembre 2019.
Le celebrazioni di domani
Le celebrazioni per la beatificazione si svolgeranno domani a Kalongo, dove Padre Ambrosoli ha fondato un ospedale e una scuola di ostetricia. Il Papa ha delegato a presiedere la santa messa il Nunzio Apostolico in Uganda, l’arcivescovo monsignor Luigi Bianco.
Nella stessa giornata, Solennità di Cristo Re, il vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni, presiederà la messa di ringraziamento alle ore 17, in Cattedrale. Celebrazione che sarà trasmessa in diretta su Etv, preceduta a partire dalle 16.30 da un approfondimento sulla vita e l’opera di Padre Ambrosoli. In studio la giornalista Michela Vitale e Paolo Bustaffa, già direttore della Sir, il servizio d’informazione religiosa della Cei.