(ANSA) – MILANO, 15 NOV – "Era consenziente e l’avevamo pagata". Così, in sostanza, si sono difesi negli interrogatori di garanzia i tre albanesi arrestati sabato scorso, nell’inchiesta dei carabinieri coordinata dal pm di Milano Rosaria Stagnaro, con l’accusa di aver abusato per quasi 12 ore di una 23enne di origine haitiana, conosciuta lo scorso maggio in una discoteca della zona della movida milanese e portata nella stanza di un motel a Cornaredo, nel Milanese. Gli interrogatori, davanti al gip Alessandra Di Fazio, a quanto si è saputo, sono durati in totale circa 3 ore e i tre avrebbero sostenuto un’unica versione, quella di aver pagato la ragazza che era consenziente. Al giudice sono state presentate dai legali anche istanze di revoca della misura cautelare su cui il gip dovrà decidere. Secondo le indagini, sarebbe stato Xhentjan Agaraj, 23 anni e detto Jack, già condannato in passato per stalking e che stava festeggiando quella notte tra il 2 e il 3 maggio la sua scarcerazione, a portare la ragazza nel motel. Poi, sarebbero entrati nella stanza gli altri due: il fratello Alvardo Agaraj, 21 anni, in carcere dal 26 ottobre scorso per aver ucciso un marocchino di 45 anni a Cornaredo, e il cugino Alfiol Quku, 29 anni. Tutti e tre, stando all’ordinanza, l’hanno violentata costringendola anche a subire morsi, botte e mani al collo "fino a toglierle il respiro", malgrado lei li implorasse affinché smettessero. (ANSA).