(ANSA) – ROMA, 14 NOV – Nel corso della settimana un treno di perturbazioni punterà l’Italia e darà verosimilmente il via ad una lunga fase di maltempo. Antonio Sanò, direttore del sito www.iLMeteo.it, comunica che dal comparto Atlantico è previsto l’arrivo di cicloni (perturbazioni organizzate) che avranno effetti diretti su gran parte dell’Europa. In Italia oggi residue piogge bagneranno ancora il Nordovest, con fiocchi di neve sui rilievi alpini. Pioggia anche su molti angoli del Centro. Una prima perturbazione attraverserà il nostro Paese tra martedì 15 e mercoledì 16 quando saranno le regioni del nord a essere colpite e mercoledì anche buona parte del Centro fino al basso Tirreno. Su queste regioni ci attendono piogge, temporali e neve sulle Alpi. Al Sud il quadro atmosferico relativamente più asciutto. Un fattore determinante per la genesi di eventi molto forti sarà la temperatura ancora troppo elevata dei nostri mari, che potrebbe fornire l’energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scaricare al suolo ingenti quantità d’acqua in poche ore. Oltre ai nubifragi tornerà anche la neve, a tratti copiosa sulle Alpi sopra 1600 metri. Infine dopo un giovedì 17 di parziale tregua, tra venerdì 18 e sabato 19 un secondo pericoloso ciclone potrebbe raggiungere il nostro Paese e provocare altre piogge abbondanti, localmente sotto forma di nubifragio Nel dettaglio Lunedì 14. Al nord: ultime piogge al Nordovest. Al centro: piogge soprattutto al mattino. Al sud: temporaneo miglioramento con sole e nuvole sparse. Martedì 15. Al nord: piogge al Nordovest, in estensione verso Nordest. Neve sulle Alpi sopra 1500-1600 metri. Centro: peggiora dalla Toscana verso Umbria, Marche, Lazio in giornata. Sulla Sardegna, piovaschi sparsi. Sud: bel tempo prevalente. Mercoledì 16. Al nord: migliora al Nordovest, ancora instabile al Nordest. Al centro: diffuso maltempo su Toscana, Umbria, Lazio e sulla Sardegna. Sud: forti piogge sulla Campania; più asciutto altrove. Tendenza: nuova perturbazione da venerdì. (ANSA).