(ANSA) – ROMA, 12 NOV – La città di Amsterdam progetta un ‘centro erotico’ multipiano che dovrebbe rimpiazzare il celebre distretto a luci rosse della città olandese. Ma c’è un problema, scrive il Guardian: nessuno lo vuole nel proprio quartiere, e anche le lavoratrici del sesso – la prostituzione è legale in Olanda – protestano, in quanto preferiscono restare nel centro città. Lo scorso anno il sindaco e il consiglio comunale hanno deciso di trasferire e trasformare il distretto a luci rosse, che da anni conosce crescenti livelli di criminalità e altri problemi di ordine pubblico, nonché un affollamento giudicato pericoloso. Quindi un architetto ha presentato il progetto di un edificio avveniristico con 100 stanze dove possano lavorare le prostitute che attualmente si mostrano in vetrina, e che ospiti bar, ristoranti e palestre. La municipalità ha proposto otto zone dove farlo sorgere, ma ovunque è scoppiata la rivolta. A quel punto Femke Halsema, la sindaca di Amsterdam, ha deciso di restringere a soli tre punti la possibile nuova location. Parlando al Guardian, la prima cittadina spiega che pur riconoscendo la validità delle preoccupazioni espresse, lei resta decisa a migliorare la qualità della vita nel centro della città. ridurre l’influenza del crimine organizzato sulle ‘sex worker’, tutelando di più i loro diritti. "Spero sia possibile creare un centro erotico che abbia un po’ di classe e che non sia un posto dove si radunano piccoli delinquenti e donne vulnerabili – spiega – Ma mi rendo anche conto che la strada è lunga perché molta gente associa il sesso a pagamento con il crimine e la vulnerabilità delle donne. Così in vari quartieri la maggior parte delle persone non sono entusiaste all’idea del centro erotico". (ANSA).