L’evento “Enjoy the silence”, organizzato all’Alpe Sala, a Sala Comacina, il 7, 8 e 9 ottobre scorsi, per la polizia di Como è stato un rave party non autorizzato. Al termine delle indagini, gli egenti hanno riscontrato presunte violazioni penali e amministrative.
Sul Lario, per partecipare alla manifestazione sono arrivate, secondo quanto accertato dalla polizia, 220 persone dal Nord Italia e dall’estero. Sull’evento hanno effettuato accertamenti Il personale della divisione polizia amministrativa e sociale della questura di Como e i carabinieri della stazione di Tremezzina.
“La manifestazione celava, di fatto, un “rave party” illegale”, scrive la questura in un comunicato stampa. E ancora, si legge, “Le modalità di organizzazione dell’evento sono state tali da essere ricondotte alla violazione penale di apertura abusiva di luoghi di pubblico trattenimento, per cui è necessaria la licenza del sindaco o la presentazione di una Scia, una segnalazione specifica per questo tipo di raduno”.
In base alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, il gestore del terreno che ha ospitato l’evento e l’organizzatrice avrebbero disatteso gli adempimenti, anche relativi alla sicurezza dei presenti. Per partecipare era richiesto il pagamento di 30 euro e le serate sono state annunciate e pubblicizzate. Era presente un dj per animare gli eventi con musica e balli. “Questo tipo di evento – si legge ancora nel comunicato della questura – avrebbe richiesto autorizzazioni apposite che non sono state chieste”.
Gli agenti della questura di Como hanno inoltrato al sindaco del comune di Sala Comacina un verbale di accertamento per le contestazioni amministrative del caso. Al titolare dell’agriturismo è stata contestata l’ulteriore violazione penale perché avrebbe offerto ospitalità in locali e terreni, anche in tende e roulotte, senza trasmettere i nominativi delle persone accolte attraverso il portale digitale dedicato, come previsto dalle norme.
Il gestore dell’agriturismo fa sapere di aver già effettuato un incontro con il personale della questura e di essere pronto ad un confronto con il sindaco per chiedere le necessarie licenze per le attività di intrattenimento per organizzare futuri eventi.