“Il futuro dei giornalisti e dell’informazione nella pubblica amministrazione”. Questo il tema dell’incontro organizzato all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli e promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con il Consiglio regionale della Lombardia. Tra i partecipanti (in tutto oltre 300 persone) anche gli studenti dell’Università Cattolica di Milano.
“Abbiamo voluto organizzare questa conferenza per fare il punto e ribadire con forza la necessità che negli uffici pubblici e della PA a fare informazione e comunicazione siano i giornalisti in quanto depositari per ragioni deontologiche e per competenze specifiche di quella che è oggi l’informazione anche in un’ottica di trasparenza” ha detto Aurelio Biassoni, direttore del settore stampa del Consiglio regionale della Lombardia e ha aggiunto “è importante ribadire anche un altro aspetto: i giornalisti oggi hanno competenze e doveri deontologici ma molto spesso non hanno compensi adeguati. Su questo la PA e il sindacato dell’Ordine nazionale devono intervenire”.
Per parlare della professione e spiegarne le difficoltà e le sfide future, anche nel quadro della complessa situazione italiana attuale (tra pandemia e guerra), è intervenuto durante il dibattito anche Giovanni Grasso, Consigliere per la stampa e la comunicazione della Presidenza della Repubblica. “Nei momenti di crisi e difficoltà c’è bisogno di maggiore comunicazione. Non solo di più comunicazione in termini quantitativi però. Deve essere anche più chiara” ha spiegato Grasso che ha concluso precisando: “C’è bisogno di più chiarezza e i comunicatori sono chiamati a uno sforzo maggiore”.