(ANSA) – TEHERAN, 05 NOV – Le proteste e le manifestazioni contro l’establishment iraniano scatenate dalla morte di Mahsa Amin continuano ed entrano nell’ottava settimana consecutiva, con cortei – fin da ieri sera – nelle strade di diverse città, fra cui Teheran, Karaj, Sanandaj, Saghez, Shahin Shahr, Rasht, Eslamabad, Lahijan, Tabriz, Fasa, Kermanshah, Ahvaz, Bandar Lengeh e Eslamabad-Gharb. In particolare gli studenti continuano a disertare le lezioni e a scioperare, nonostante il monito reiterato da parte dei responsabili dell’Università. E continuano a chiedere a gran forza il rilascio dei compagni arrestati e "rapiti", oltre alla rimozione del divieto d’ingresso alle aule e ai dormitori imposto ad alcuni studenti. A Zahedan, la capitale della provincia di Sistan-Baluchistan, dove centinaia sono rimasti uccisi durante le proteste in corso, il leader della preghiera del venerdì, Molavi Abdol Hamid, si è rivolto alle autorità della Repubblica Islamica, esortandole ad "ascoltare la gente!" e chiedendo che venisse tenuto un "referendum sotto la supervisione di organi internazionali". (ANSA).