Il contagio di Coronavirus rallenta e le regole cambiano, ma non tutte. Il Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni ha optato per la continuità rispetto al passato esecutivo e ha deciso che le mascherine – oramai da anni strumento di protezione anti Covid – non scompariranno completamente. La scelta della premier ha incontrato il consenso della cabina di regia della Direzione generale Welfare lombarda, favorevole al mantenimento dei dispositivi di protezione.
Da domani cadrà quindi l’obbligo vaccinale per medici e professioni sanitarie, mentre rimarrà quello relativo all’uso della mascherina negli ospedali e nelle Rsa. Per tutelare le persone più fragili dovranno indossarle i medici, gli infermieri e anche i visitatori. L’ex ministro della Salute Roberto Speranza aveva infatti firmato la proroga fino alla mezzanotte di oggi e sarà ora il ministro del nuovo Governo, Orazio Schillaci a emettere un’ordinanza analoga.
Concorda con la linea di Meloni anche il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta che in una nota ha detto: “L’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie è fondamentale sia per proteggere professionisti e operatori sanitari, evitando di decimare ulteriormente il personale con assenze per malattia, sia soprattutto per tutelare la salute dei pazienti, in particolare quelli anziani e fragili”.
Per quanto riguarda invece lo stop annunciato negli scorsi giorni alla pubblicazione giornaliera del bollettino Covid (divenuta settimanale), sempre secondo Cartabellotta “la decisione è ragionevole, anche tenendo conto della notevole variabilità giornaliera dei numeri” e precisa però che “è comunque fondamentale tenere traccia dei dati e della campagna vaccinale in modo da garantire accesso trasparente ai ricercatori per analisi e studi”.