(ANSA) – LONDRA, 27 OTT – Dopo il lungo stallo politico l’Irlanda del Nord è a un punto di svolta, rappresentato da un sempre più probabile ritorno alle urne dopo meno di sei mesi. L’assemblea legislativa locale di Belfast è riunita nell’ultimo tentativo di formare un governo di unità nazionale e superare quindi le forti divisioni tra il repubblicano Sinn Fein, vincitore delle ultime elezioni tenutesi in maggio, e gli unionisti del Dup che si oppongono alla nascita dell’esecutivo con loro rappresentanti affermando che prima devono essere risolti i nodi relativi al Protocollo per l’Irlanda del Nord, l’intesa post Brexit siglata fra Londra e Bruxelles. Il leader unionista Sir Jeffrey Donaldson ha però ribadito la posizione della sua compagine, affermando che "non sono stati fatti progressi per alleviare le nostre preoccupazioni" riguardo all’accordo. Londra ha dato una scadenza precisa per trovare una soluzione: subito dopo la mezzanotte. In caso contrario verranno indette elezioni anticipate. Anche gli sforzi di Chris Heaton-Harris, ministro per l’Irlanda del Nord, per trovare un compromesso con le forze politiche locali, non sono serviti a fronte di posizioni immutate e di un muro contro muro che alimenta nuove tensioni in una nazione del Regno Unito segnata da un passato di conflitti chiusosi nel 1998 con gli Accordi del Venerdì Santo. Lo scontro, fra l’altro, riguarda anche il passaggio di poteri temporanei alla capitale britannica col cosiddetto ‘direct rule’ come prevedono gli accordi, in quanto lo Sinn Fein, forte della sua vittoria elettorale, propone una controversa cogestione alternativa tra Londra e Dublino. Se non si trova una soluzione in extremis già domani potrebbe venir indicata la data per una nuova tornata elettorale locale – secondo la Bbc potrebbe essere il 15 dicembre – destinata comunque ad accrescere l’instabilità e le tensioni. (ANSA).