(ANSA) – ROMA, 26 OTT – Un indice di qualità e sostenibilità, un progetto per un modello di dehors: sono le due vie che Roma vuole seguire, sull’onda della ripresa del turismo, per i ristoranti del centro storico. Dopo mesi di confronti e progetti, a Terrazza Caffarelli le eccellenze del nostro Paese hanno presentato "La Roma che vogliamo", progetto di riqualificazione dedicato alla ristorazione, organizzato dall’Arcs, associazione dei ristoratori del centro storico. Ristoratori, politici e addetti ai lavori hanno parlato di economia, sostenibilità energetica e ruolo internazionale della Capitale, ma anche di turismo, dehors, indici di sostenibilità, con un focus sulla nuova emergenza riguardante i rincari di luce e gas. In particolare due i progetti chiave: l’Index di qualità, messo a punto da NeXt Economia con la collaborazione delle associazioni di consumatori, che assegna bollini di qualità ai locali in base a sostenibilità economica, ma anche rapporto con il quartiere, uso delle materie prime, filiere alimentari. Tramite l’associazione nazionale presidi, le scuole di Roma e del Lazio metteranno poi a punto un modello di dehors che possa portare Roma al livello della capitale dei tavolini en plen air, Parigi. "Roma deve dotarsi di spazio all’aperto degni del suo nome", hanno sottolineato Angelo Giraldi e Enrico Pierri, dei ristoranti Angelino ai Fori e Il Sanlorenzo. Roma, ha pero’ sottolineato Valeria Baglio, capogruppo Pd all’Assemblea Capitolina, "non è un modello unico: bisogna presentare modelli diversi per i vari quadranti della città. "Con Ars – ha invece sottolineato Luca Raffaele , dg di NeXt Economia – abbiamo lavorato per adattare l’index alla realtà dei piccoli ristoratori". Infine, la crisi energetica. "L’efficientamento – ha detto Raffaele Chiulli, presidente Safe – è un tema dal quale non si può più prescindere. Con ARCS vogliamo vedere come si può migliorare il lavoro e dipendere meno dal consumo di energia, soprattutto in questo momento delicato" (ANSA).