(ANSAMed) – BEIRUT, 25 OTT – I militari italiani del contingente Onu schierato nel sud del Libano (Unifil) hanno organizzato un seminario dedicato a operatori della Protezione civile, della Croce Rossa libanesi e a due organizzazioni umanitarie locali per migliorare la capacità di soccorritori libanesi di sostenere la popolazione in caso di catastrofi ed emergenze. Lo ha riferito con un comunicato il comando del contingente italiano di Unifil, responsabile del settore ovest dell’area di responsabilità del contingente Onu, che opera a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. Secondo quanto si apprende, il seminario si è tenuto nella base militare italiana di Shamaa, nel sud del Libano ed è stato svolto grazie alla collaborazione con l’Istituto Ricerche Studi Informazioni Difesa (Istrid). In seguito alla devastante esplosione del porto di Beirut nell’agosto del 2020, nel quale sono state uccise 250 persone e sono state ferite più di 6mila, il contingente italiano di Unifil e Istrid hanno deciso di consolidare il coordinamento con gli attori del soccorso umanitario libanesi per "garantire una più efficiente ed efficace gestione dei soccorsi e delle risorse da mettere in campo in caso di eventi tragici". A margine del seminario, il generale Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano di Unifil, e Roberto Faccani, responsabile area cooperazione civile e militare di Istrid, hanno consegnato ai rappresentanti libanesi degli organi di protezione civile apparecchiature elettroniche per la ricerca dei dispersi e dispositivi di protezione individuale. Durante il seminario, si legge nel comunicato, sono state considerate le questioni di genere, relative a come rispondere alle esigenze femminili, dei diversamente abili e degli anziani. In tal senso, Istrid ha donato alla direzione di una scuola del sud del Libano macchinari per la manipolazione d’argilla destinati a studenti diversamente abili e che possono facilitare il recupero della funzionalità manuale. (ANSAMed).