(ANSA) – MILANO, 21 OTT – Era tra i piccoli ‘eroi’ che nel 2019 contribuirono a salvare i compagni di scuola sequestrati a bordo del bus partito da Crema dall’autista Ousseynou Sy che poi diede fuoco al mezzo. Come scrive il quotidiano ‘Il Giorno’, ora è stato collocato dal Tribunale dei minori un altro anno nella comunità dove già si trovava per altre vicende. Il ragazzo, che è ancora minorenne, e che per il suo comportamento durante il giorno della tragedia sfiorata nel 2019 aveva poi partecipato ad alcune cerimonie, è accusato di un pestaggio avvenuto nel marzo del 2022, a Crema, alla fiera di Santa Maria, in un luna park: faceva parte di un gruppo di giovani, tutti minori, aveva accerchiato un 14enne e, di fronte alla sua reazione, gli aveva rubato il cappellino e l’avevano picchiato "Lo hanno colpito con calci e pugni, picchiandolo selvaggiamente mentre era a terra. Per fortuna qualcuno ha visto cosa accadeva e quindi gli aggressori sono scappati, altrimenti mio figlio sarebbe stato ammazzato di botte. Tutto per un cappellino". ha raccontato al quotidiano il padre del ragazzo picchiato che aveva raggiunto poco dopo il figlio a terra, sanguinante, e l’aveva fatto ricoverare. "Abbiamo scelto il rito immediato – spiega Paolo Sperolini, avvocato del ragazzo – perché è necessario chiudere questa brutta vicenda in fretta". Al termine del processo il giudice ha concesso il perdono giudiziario al ragazzo, ma lo ha "condannato" a restare un altro anno nella comunità che lo ha in custodia da qualche mese, invitandolo a una condotta riparatoria, quando tornerà a casa. (ANSA).