Piroscafo Patria. “Mancano sensibilità e senso delle tradizioni. A Como il piroscafo Patria invece che un orgoglio da rivendicare sembra un fardello”. Sono le parole che arrivano da Daniele Roncoroni, presidente di Famiglia Comasca, associazione culturale che da tempo promuovere la conoscenza della storia del territorio lariano e che negli anni si è spesa per la riqualificazione della storica imbarcazione.
Un appello che si somma oramai ai molti arrivati per salvare lo storico piroscafo del Lago di Como, da anni ormeggiato a Villa Olmo. Nei giorni scorsi Enrico Guggiari, presidente della società che si è aggiudicata il bando per la gestione del piroscafo, aveva spiegato come dall’attuale amministrazione provinciale non sarebbe arrivato l’aiuto sperato né le necessarie sollecitazioni alla politica.
“La Svizzera accanto a noi è molto più attenta alle proprie tradizioni e alla difesa dei propri valori – continua Roncoroni – Noi invece non riusciamo a collaborare per riportare in vita il Patria”, E aggiunge: “E’ tornato a viaggiare l’Orient Express e noi non siamo capaci di rimettere in navigazione il piroscafo Patria, un simbolo della nostra città e della sua flotta”.
Infine il presidente della Famiglia Comasca parla della collaborazione tra la società che ha vinto il bando e la Provincia, proprietaria del piroscafo. “La collaborazione tra pubblico e privato dovrebbe funzionare e essere un esempio – spiega Roncoroni – Oggi sembra invece tutto immobile”. Infine aggiunge: “A breve organizzeremo un incontro pubblico per sollevare la questione che riguarda la storia e soprattutto il futuro del piroscafo Patria”.