(ANSA) – NEW DELHI, 21 OTT – Riemerge periodicamente il progetto del governo indiano di fare dell’hindi la lingua primaria insegnata nelle scuole, "degradando" l’inglese a lingua secondaria. L’ultimo passo in questa direzione è venuto recentemente dalla Commissione parlamentare sulla lingua ufficiale, presieduta dal Ministro all’Interno Amita Shah, che ha presentato alla Presidente della Repubblica una relazione con l’auspicio di sostituire, appunto, l’hindi all’inglese. Tra i primi a insorgere contro la proposta lo Stato meridionale del Tamil Nadu, dove l’Assemblea legislativa ha immediatamente adottato una risoluzione contro "l’imposizione dell’hindi" da parte del governo centrale. Il Tamil Nadu afferma che "la proposta della Commissione è contro le lingue statali e contro l’interesse delle persone che le parlano". Nel 1968, su iniziativa del Dravida Munnetra Kazhagam, il partito al potere, solo il tamil e l’inglese vengono insegnati nelle scuole dello Stato. Il leader del governo locale, M.K. Stalin ha scritto al premier Modi definendo l’intenzione del governo di imporre l’hindi "impraticabile e divisiva. Questo progetto", afferma Stalin, è inaccettabile per qualsiasi Stato che rispetti e valorizzi la propria lingua madre". (ANSA).