Nell’aula del tribunale di Verbania è risuonato oggi l’audio in cui sarebbe stato registrato il momento della rottura del cavo della funivia del Mottarone. Pochi secondi, che costituiscono uno degli elementi della perizia informatica illustrata durante l’incidente probatorio disposto per far luce sulle cause della tragedia del 23 maggio 2021.
La cabina della funivia Stresa Mottarone era precipitata spezzando 14 vite. Tra le persone morte in quella che doveva essere una spensierata gita domenicale anche Elisabetta Personini, 37enne di Carlazzo. La donna comasca, che si preparava al matrimonio, ha perso la vita con il compagno Vittorio Zorloni e il loro bimbo di 5 anni, Mattia. Delle persone che viaggiavano nella cabina precipitata si era salvato solo il piccolo Eitan, rimasto orfano.
Oggi in tribunale a Verbania è iniziata l’esposizione del lavoro dei periti del collegio informatico. L’incidente probatorio continuerà domani e lunedì. Se non si dovesse concludere, il giudice ha fissato già altre udienze.
L’audio, in base a quanto emerso durerebbe una decina di secondi e sarebbe stato risentito più volte in aula. In base alla perizia che era già stata depositata in tribunale, la tragedia sarebbe stata provocata per gli esperti dal degrado della fune traente. Il cavo, in base a quanto emerge dal documento, sarebbe stato già corroso prima dell’incidente. “Una corretta attuazione dei controlli – emerge dalla perizia – avrebbe consentito di rilevare i segnali del degrado e, quindi, di sostituire la testa fusa così come previsto dalle norme”.
Nell’inchiesta della Procura di Verbania sono indagate 14 persone e alcune società.