Patria di Como, i vertici della provincia portino la questione del battello a Roma. E’ la sintesi della proposta lanciata dall’ex presidente di Villa Saporiti Maria Rita Livio per salvare lo storico piroscafo comasco. “Nel corso negli anni a livello locale non siamo riusciti a risolvere la questione del Patria – ha spiegato Livio – Ora servirebbe che l’attuale amministrazione provinciale prendesse l’iniziativa di portare la vicenda sui tavoli romani”.
Una proposta che risponde anche all’appello lanciato nei giorni scorsi da Enrico Guggiari, presidente della società che si è aggiudicata il bando per la gestione del piroscafo, che aveva spiegato come dall’attuale amministrazione provinciale non sarebbe arrivato l’aiuto sperato né le necessarie sollecitazioni alla politica.
Il piroscafo, pezzo di storia – ancora galleggiante – della navigazione del Lago di Como, da anni è ormeggiato a Villa Olmo. Da marzo scorso – ossia quando è arrivato il via libera della Soprintendenza al nuovo progetto dei privati – a oggi nulla ancora si è mosso.
“Al momento restano delle difficoltà oggettive. Il fatto ad esempio che la Navigazione non consente gli attracchi” ha aggiunto l’ex numero uno di Villa Saporiti ribadendo poi il tema della regionalizzazione del servizio di navigazione, attualmente in mano allo Stato. “Tutto sarebbe più facile se la navigazione fosse regolata a livello regionale. Per anni si è tentato di risolvere la questione che riguarda il destino del piroscafo Patria e ancora oggi non si riesce a venirne a capo”. Da qui la proposta di un’azione forte e concreta. “L’amministrazione provinciale dovrebbe prendere l’iniziativa di andare a parlare a Roma per sollevare il problema del piroscafo – ha detto infine Livio – Un concorso di pressioni affinché il Patria possa avere finalmente un destino”.