(ANSA) – VENEZIA, 19 OTT – E’ iniziato oggi nell’aula bunker di Mestre, con un’udienza durata oltre quattro ore, il processo d’appello nei confronti di Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, istituto andato in liquidazione nel 2017 determinando l’azzeramento del valore dei titoli di più di 80 mila soci. In primo grado Consoli era stato condannato dal Tribunale di Treviso a quattro anni di reclusione per i reati di ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto; il reato di aggiotaggio era nel frattempo caduto in prescrizione. Il difensore del banchiere, Ermenegildo Costabile, nel suo intervento ha contestato alcuni motivi alla base del procedimento d’appello, tra cui l’indeterminatezza dei capi d’imputazione e l’incompetenza territoriale del Tribunale di Treviso per la presenza, tra le vittime del crollo delle azioni, anche di magistrati all’epoca in servizio nella sede giudiziaria trevigiana. Il presidente della Corte d’appello, Carlo Citterio, si è riservato di decidere aggiornando il processo al prossimo 26 ottobre. (ANSA).