Accorpare gli uffici e rinviare l’accensione del riscaldamento. Como come Milano, il sindaco Alessandro Rapinese si dice pronto a mettere in campo diverse soluzioni per contenere il caro energia, tra cui un provvedimento per rinviare l’accensione dei riscaldamenti, attualmente fissata per sabato 22 ottobre.
Una misura che ricalchi i provvedimenti messi in atto a Milano. Il forte inquinamento, la necessità di ridurre i consumi di energia oltre al caldo di questi giorni, hanno portato infatti il sindaco del capoluogo meneghino Giuseppe Sala a firmare un’ordinanza per posticipare l’accensione dei riscaldamenti al 29 ottobre.
“Anche noi stiamo pensando a una soluzione del genere – ha detto il sindaco Rapinese – Ogni settimana equivale a centinaia di euro risparmiati”. Poi aggiunge: “Stiamo valutando anche altre misure da mettere in campo per il contenimento energetico. Ad esempio – continua il primo cittadino – accorpare alcuni uffici in maniera tale da risparmiare. Ora stiamo valutando il costo energetico di ogni stabile comunale per capire dove intervenire”. Infine si rivolge ai cittadini: “Pensate che i soldi che permetterebbero di rimettere in piedi il palazzetto dello Sport di Muggiò in un solo anno spariscono in costi energetici”.
Diversa invece la situazione a Erba. “Occorre risparmiare su altro – dice il sindaco Mauro Caprani – Accorpare gli uffici o posticipare l’accensione dei riscaldamenti mi sembrano soltanto dei palliativi. In questo momento c’è poco da fare, dobbiamo stringere i denti”.
“Procediamo come da normativa – è il commento che arriva da Giuseppe Molteni, vicesindaco di Cantù – Attualmente non è in programma nessuna misura. Abbiamo inviato gli uffici a prestare attenzione ed evitare sprechi. Non escludiamo però successivi provvedimenti qualora si verificasse una necessità”
Intanto in attesa di eventuali decisioni nel Comasco – come detto – i riscaldamenti saranno accesi dal 22 ottobre, per 13 ore giornaliere a massimo 19 gradi. La provincia di Como, così come quella di Milano, rientra nella categoria E, che prevede l’accensione dal 22 ottobre e lo spegnimento una settimana prima del solito, il 7 aprile. L’aumento esponenziale dei costi di luce e gas preoccupa gli amministratori di condominio: rilanciato a livello nazionale e locale il rischio è infatti che molti diventino morosi.