(di Mauretta Capuano) (ANSA) – ROMA, 18 OTT – Lenta risalita dei consumi culturali, ancora molto lontani dai livelli pre-Covid, su cui ora incombe la minaccia del caro energia, dell’inflazione galoppante e della guerra in Ucraina che rischia di vanificare tutto. In autunno la spesa media mensile per famiglia potrebbe aggirarsi attorno ai 46 euro, con una riduzione di oltre il 20% rispetto ai 58 euro di settembre. Un calo, peraltro, trasversale a tutti i beni e servizi culturali e più accentuato per concerti, cinema e teatro. L’indice realizzato da Impresa Cultura Italia-Confcommercio e Swg raggiunge nei primi 9 mesi del 2022 i 68 punti (+9 punti sul 2021 e +12 sul 2020), ma è distante più di 30 punti dal valore di riferimento del 2019. E’ il quadro che viene fuori dall’indagine sui consumi culturali degli italiani dopo il Covid, presentata il 18 ottobre al Forum di Impresa Cultura Italia-Confcommercio a Roma, realizzata in collaborazione con Swg. A settembre il 17% degli italiani ha acquistato biglietti per visitare mostre, musei e siti archeologici e per andare al cinema, l’11% per concerti (spesa media pro capite di oltre 22 euro in più rispetto a settembre 2021), l’8% per spettacoli all’aperto e il 6% per il teatro. Nei consumi televisivi, tra gli ultrasessantenni tiene la tv generalista, tra i giovani quasi la metà del consumo tv è veicolato da piattaforme a pagamento. A settembre si è registrata anche una forte crescita della fruizione tv attraverso piattaforme web gratuite, +23% du settembre 2021. Per i libri prevale la lettura in cartaceo, 34%, anche se cresce la quota in digitale, 20%, di lettori abituali a settembre. In flessione la lettura di quotidiani, -8% lettori abituali su settembre 2021. Il web si consolida principale canale di accesso a contenuti giornalistici e di informazione con 33% di lettori abituali a settembre, +4% sullo stesso mese del 2021. Per i turisti autunnali i beni e servizi culturali che incidono di più nella scelta della meta di vacanza sono: musei e siti archeologici (40%), eventi enogastronomici (38%), festival (28%) e mostre (27%). Per 2 italiani su 5 l’estensione del bonus cultura e la detrazione fiscale delle spese in cultura sono le misure più efficaci per la ripresa dei consumi. (ANSA).