Il caro energia mette a rischio la prossima stagione sciistica. Gli aumenti stanno condizionando, e non poco, la ripresa per gli operatori del settore e gli impiantisti che stanno cercando sin da ora di correre ai ripari. Lo spiegano i vertici dell’Anef (l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari).
“Stiamo cercando di fare di tutto per farla partire questa stagione e per non scaricare sugli utenti ulteriori costi. Un aumento inevitabilmente – come sta avvenendo per tutti i settori e per tutti i prodotti – ci sarà”. Ha detto il presidente di Anef Lombardia, Massimo Fossati.
Il costo dello skipass dunque crescerà, ma l’aumento da solo non basta a colmare le spese degli impiantisti e dall’altra parte potrebbe rivelarsi controproducente poiché a loro volta i cittadini sono alle prese con i rincari generalizzati. Quindi le richieste al governo.
“Ci piacerebbe essere considerate imprese energivore perché, anche se per un periodo di tempo più breve, consumiamo moltissimo. L’energia serve per alimentare gli impianti di risalita e per l’innevamento programmato”. Ha spiegato Fossati.
Lo sci è un’industria che genera fatturato e posti di lavoro. Dopo lo stop causa Covid, le difficoltà legate alla poca neve lo scorso anno e le conseguenze della siccità di questa estate il comparto ora si trova di fronte ad un altro grande ostacolo.
“E’ un’economia vasta che non può permettersi di fermarsi, crea indotto per tutto il territorio, produce valore e lavoro nelle nostre valli. Tutto questo va salvaguardato” chiude il presidente.