“Io per te, tu per me”, è il progetto dell’Istituto comprensivo statale di Olgiate Comasco rivolto agli studenti, coordinato dall’ AAT di Como/ Soreu dei Laghi presente con il personale dell’Elisoccorso e il personale sanitario e tecnico, in collaborazione con il Cnsas Lombardo – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, i Vigili del fuoco e i volontari del soccorso della SOS di Olgiate Comasco.
Nei giorni scorsi nella sede di AAT e Soreu dei Laghi di Villa Guardia i ragazzi hanno incontrato i soccorritori e hanno avuto la possibilità di capire che cosa succede quando si chiama il 112, dall’attivazione all’invio dell’ambulanza, dai ruoli alle regole di sicurezza, fino all’importanza di dispositivi quali barelle, defibrillatori: sono stati coinvolti anche in una gara a tempo sull’esecuzione del massaggio cardiaco, della posizione laterale di sicurezza e dell’utilizzo del 112.
Le tecniche utilizzae
Il Soccorso Alpino, Stazione Lario Occidentale e Ceresio della XIX Delegazione, ha spiegato le tecniche utilizzate in montagna per soccorrere le persone infortunate e i presidi impiegati. I Vigili del fuoco erano presenti con l’autopompa bimodale strada- rotaie, che può muoversi anche sulle rotaie. I volontari della SOS di Olgiate Comasco hanno mostrato l’ambulanza e il materiale che utilizzano. Il personale aeronautico dell’elisoccorso di Como di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza ha spiegato le caratteristiche del mezzo e anche come comportarsi in sicurezza quando c’è un elicottero in moto. La giornata si è conclusa con una simulazione di soccorso, che ha coinvolto personale del NUE 112 di Varese, il personale sanitario e tecnico dell’AAT/Soreu e i volontari della SOS di Olgiate Comasco: un ragazzo cade dal monopattino elettrico e da quel momento parte la catena del soccorso, con la chiamata al NUE 112, la localizzazione, il tipo di soccorso, il passaggio alla Soreu dei Laghi per la gestione sanitaria e infine il soccorso sul posto dell’auto medica e dell’ambulanza.
Gli open day
Periodicamente, da alcuni anni si organizzano questi open-day, giornate dedicate alle scuole, dall’infanzia alla primaria e fino alla secondaria di secondo grado. Gli operatori accompagnano i ragazzi a comprendere dal vivo la complessità del sistema dell’emergenza e lo fanno in modo volontario, oltre l’orario di servizio, con un grande impegno organizzativo, oltre che di presenza durante le giornate.