(ANSA) – PARIGI, 15 OTT – Nonostante i limiti e i divieti all’accesso a Internet e le autorità che hanno bloccano l’accesso alle app di Instagram e WhatsApp, gli iraniani hanno risposto agli appelli online degli attivisti e si sono radunati oggi per le strade della città di Ardabil (nordovest). A testimoniarlo i video condivisi su Twitter. Commercianti hanno scioperato a Saghez, città natale di Mahsa Amini nella provincia del Kurdistan (nord-ovest), e a Mahabad (nord), secondo il media online 1500tasvir, che denuncia le violazioni dei diritti umani. "Le studentesse del villaggio di Ney a Marivan (ovest) hanno appiccato incendi in strada e gridato slogan anti-governativi", ha scritto Hengaw, un gruppo per i diritti dei curdi iraniani con sede in Norvegia. I giovani hanno manifestato anche nelle università di Teheran, Isfahan (sud) e Kermanshah (nordovest), secondo le immagini condivise online. Le proteste in Iran sono esplose dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curda iraniana, deceduta tre giorni dopo il suo arresto da parte della polizia morale per non aver indossato correttamente il velo islamico. (ANSA).