Coop di Mirabello. Non si placano le polemiche sul trasferimento di una ventina di dipendenti (quasi tutti residenti in provincia di Como) a Parabiago o a Milano. Dopo la riduzione del 40% della metratura del punto vendita l’azienda aveva comunicato gli spostamenti.
Il sindacato: “Respinte tutte le nostre richieste”
«La ristrutturazione, di fatto, è terminata ad agosto – spiega Alessio Cazzaniga, della Filcams Cgil di Como – Ma, al momento, non si conosce l’azienda che subentrerà all’interno nello spazio lasciato liberato dal supermercato».
“Alcuni dei lavoratori interessati dai trasferimenti – spiega il sindacato in una nota – hanno contratti part time, bambini piccoli e problemi di salute certificati. L’azienda non ha previsto rimborsi per gli spostamenti”.
«Sono state respinte tutte le nostre richieste – continua Cazzaniga – abbiamo domandato criteri oggettivi nella scelta dei lavoratori coinvolti, l’assorbimento anche parziale della manodopera da parte della società subentrante. La turnazione semestrale dei trasferimenti o la modifica degli orari in modo che siano meno impattanti per la vita privata. Niente è stato preso in considerazione».
Per ora due terzi del totale ha cambiato posto di lavoro. E con l’inizio del prossimo anno è previsto un ulteriore slot.
Orsenigo (Pd): “Si parta dal riconsiderare le richieste già avanzate dai sindacati”
«Piena solidarietà alla ventina di soci lavoratori della Coop di Mirabello che stanno pagando caro il ridimensionamento del punto vendita canturino con trasferimenti in altre località della Lombardia. A loro spese e senza possibilità di scelta». Ha commentato il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.
«Auspico – conclude – una soluzione rapida e condivisa alla situazione. E che si possano scongiurare ulteriori ricollocamenti. Si parta dal riconsiderare le richieste già avanzate dai sindacati».