Con l’insediamento oggi del nuovo Parlamento sono iniziati i lavori della XIX legislatura. A Roma anche i neoeletti comaschi che hanno partecipato alle votazioni per l’elezione del presidente della Camera, ancora non conclusa, e del presidente del Senato. Eletto alla prima chiamata, Ignazio La Russa, tra i fondatori di Fratelli d’Italia con 116 voti totali, ma senza quelli di Forza Italia. E’ diventato dunque presidente anche con il sostegno di alcuni esponenti dell’opposizione.
Butti (FdI): “La Russa sarà il presidente di tutti”
“La Russa, come ha detto oggi in aula, sarà il presidente di tutti”. E’ il primo commento del senatore comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, che sulla votazione aggiunge: “Speriamo che questo non sia stato il tentativo di ricattare Giorgia Meloni sulla composizione del governo perché non c’è spazio per queste manovre. La vedo estremamente concentrata per dare al Paese un governo al più presto”. E poi sul gesto di stizza di Silvio Berlusconi in aula commenta: “È sottoposto a pressioni pesantissime. Umanamente non mi piace vederlo trattato così”. Quindi il lavoro che aspetta il futuro esecutivo. “Sono soddisfatto del risultato raggiunto ma bisognerà studiare ancora di più” commenta ancora il senatore comasco. “Per oltre 40 anni ho lottato perché ci fosse un esponente della destra politica. Abbiamo aspettato a lungo e questo compito arriva nel momento più difficile sotto il profilo economico e finanziario. L’eredità è pesantissima. Siamo determinati – conclude Butti – a lavorare e a farlo nel solo interesse del Paese”.
Molteni (Lega): “Volontà di dare segnali di compattezza all’Italia”
Dalla maggioranza interviene anche il deputato comasco della Lega, Nicola Molteni. Alla Camera ancora un nulla di fatto, si proseguirà domani con la quarta votazione. Ma il nuovo presidente dovrebbe essere un esponente del Carroccio. Sulla convergenza sul nome di La Russa ha pesato anche il passo indietro di Roberto Calderoli. “Questo dimostra come sta lavorando la Lega, con unità d’intenti e la volontà di dare segnali di compattezza all’Italia” ha detto Molteni. “Ora bisogna fare in fretta e bene e arrivare a costituire un governo perché siamo di fronte a un’emergenza economica e sociale grave e serve una squadra forte, coesa, autorevole e competente. I tre leader del centrodestra ne hanno consapevolezza” aggiunge e su Forza Italia si limita a dire “Il centrodestra non può perdersi in liti e divisioni. Si deve lavorare ed essere concreti come è lo spirito brianzolo, uno spirito – chiude – che dal nostro territorio dobbiamo esportare a livello nazionale”.
Braga (Pd): “Tensioni nella maggioranza che vanno oltre l’apparente unità”
Dai banchi dell’opposizione interviene Chiara Braga, deputata del Pd. “Con grande emozione e soprattutto con senso di responsabilità torno a Montecitorio” ha detto. “Le parole della senatrice Liliana Segre sono state un monito per tutti”. Quindi una riflessione su quanto accaduto a Palazzo Madama. “Quello che si è consumato sull’elezione di La Russa dipinge una brutta pagina perché un pezzo dell’opposizione ha pensato di poter dare supporto alla maggioranza. E noi, invece, crediamo che serva un’opposizione chiara e netta a una maggioranza di destra” sottolinea la parlamentare dem che sul non voto di Forza Italia afferma: “Il centrodestra in questo passaggio si è mostrato attraversato da tensioni date da da lotte per posizioni di potere che sono sotto gli occhi di tutti al di là dell’apparente unità che hanno professato i leader in campagna elettorale”.