Piroscafo Patria ancora fermo. Il piroscafo, pezzo di storia – ancora galleggiante – della navigazione del Lago di Como, da anni è ormeggiato a Villa Olmo. Da marzo scorso – ossia quando è arrivato il via libera della Soprintendenza al nuovo progetto dei privati – a oggi nulla ancora si è mosso.
La storica imbarcazione è di proprietà della Provincia di Como e l’ente concessionario è la Lake Como Steamship Company. La burocrazia, però, tiene fermo il piroscafo e il progetto di manutenzione e di ripristino.
“Siamo fermi, nulla si muove”, sono le parole amareggiate che ancora una volta arrivano da Enrico Guggiari, presidente della società che si è aggiudicata il bando per la gestione.
Dopo il via libera della Soprintendenza al progetto di recupero presentato dai privati si attendono le concessioni per l’utilizzo dei pontili e del luogo dove effettuare i lavori di restauro del natante.
“Aspettiamo da parte della Navigazione un accordo per utilizzare in determinati periodi dell’anno lo scalo per effettuare i lavori restauro – spiega ancora Guggiari – Inoltre siamo in attesa, in questo caso da parte dell’Autorità di Bacino, dell’utilizzo dei pontili per sbarcare e imbarcare i passeggeri”.
A breve inoltre i privati dovranno chiedere anche le concessioni che riguardano in particolare il pontile di Villa Olmo – dove si trova attualmente il Patria – che verrà utilizzato per le partenze e gli arrivi.
“Serve unità di intenti”, dice ancora Guggiari. “Quattro anni fa abbiamo vinto l’appalto per la gestione del Patria, ma a oggi la situazione resta la medesima. Abbiamo atteso un anno e mezzo per l’autorizzazione della Soprintendenza poi è arrivato il Covid che ha bloccato tutto e ora stiamo aspettando ancora le concessioni necessarie per avviare i lavori – poi conclude – Se dalla politica non arriveranno risposte saremo costretti a fermarci”.
Il destino dello storico piroscafo resta ancora incerto e soprattutto molto lontano.