Casinò verso il salvataggio definitivo. Comune verso un secondo dissesto. A Campione d’Italia casa da gioco e municipio viaggiano su due strade distinte e per il futuro sembrano aprirsi prospettive diverse.
In entrambi i casi, le novità passano da tribunali e sentenze. Le sorti del municipio dell’enclave erano appese alla decisione della Corte dei Conti. Nel marzo scorso, l’ente aveva bocciato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dal Comune. Il ricorso del municipio contro la decisione non è stato accolto e la prospettiva è dunque un secondo dissesto. “Attendiamo di conoscere le motivazioni della decisione della Corte dei Conti – dice il sindaco, Roberto Canesi – L’ipotesi però è che l’amministrazione possa continuare a lavorare e che non ci sia un commissariamento. Dobbiamo comunque aspettare le successive valutazioni”.
Diverse le prospettive della casa da gioco. “Le decisioni che saranno prese per il Comune non vanno ad incidere su quelle della casa da gioco”, precisa lo stesso primo cittadino dell’enclave.
Per il Casinò la strada sembra ormai spianata. L’ufficialità si avrà solo con la comunicazione del Tribunale di Como. Il piano di concordato che ha permesso la riapertura della casa da gioco però ha già ottenuto il parere favorevole della maggioranza dei creditori, chiamati a esprimersi sul documento. Nelle prossime ore è prevista la chiusura dell’adunanza, aperta il 19 settembre scorso. Con il via libera definitivo al concordato, la casa da gioco sarebbe ufficialmente salva. Il bilancio dei primi mesi di attività, in linea con le attese, è stato una ulteriore conferma della tenuta del piano.