Piscina di Muggiò, settimana decisiva per conoscere il futuro dell’impianto natatorio chiuso oramai da tre anni. Venerdì il sindaco Alessandro Rapinese incontrerà i privati. La giunta comasca sta infatti valutando la possibilità di revocare il progetto pubblico-privato da circa 9 milioni di euro presentato dalla società Nessi & Majocchi, assieme ad altri partner per rifare ex novo la piscina. Il primo cittadino aveva annunciato più volte in campagna elettorale la possibilità di effettuare manutenzioni per poi riaprire la piscina, bypassando quindi il piano proposto dai privati.
L’incontro dunque tra l’amministrazione e i privati è importante per evitare eventuali contenziosi, dato che il progetto era già stato approvato dalla precedente giunta di Palazzo Cernezzi. “Stiamo verificando gli aspetti contrattuali per capire come muoverci”, aveva spiegato nei giorni scorsi il sindaco Rapinese.
Intanto resta ancora l’incognita legata ai costi e ai tempi del danno provocato alla struttura dopo la scoperta dei cavi elettrici tranciati lo scorso agosto. Un altro problema che ritarda la valutazione complessiva della struttura, sia in termini economici sia sulle tempistiche.
La storia che riguarda la piscina di Muggiò oramai è nota: l’impianto è chiuso dall’estate del 2019. La precedente amministrazione dopo una serie di lungaggini e intoppi burocratici aveva scelto il progetto dei privati, ritenendo la soluzione più conveniente rispetto a una parziale ristrutturazione dell’impianto. Un progetto che invece il sindaco Rapinese ha proposto di bloccare. E’ attesa dunque per il faccia a faccia di venerdì per capire quale sarà il futuro della piscina di Muggiò.