Una prima da tutto esaurito. Si è aperta ieri sera la stagione notte del Teatro Sociale di Como con il Don Giovanni di Mozart, coprodotto dai Teatri di Opera Lombardia. La regia è di Mario Martone che prosegue con Mozart dopo Le nozze di Figaro in scena a Como nella stagione 2015-2016. La scena si allunga ai lati verso la platea abbracciando l’orchestra (permettendo ai protagonisti di avvicinarsi agli spettatori) ed è costituita da un solo elemento scenografico: una tribuna. È un teatro fluido e non schematizzato per immagini definite, nel tentativo di far arrivare musica e parole dritte all’inconscio degli spettatori. “Ho avuto la visione della tribuna di questo Don Giovanni in una notte insonne. Un’apparizione improvvisa” ha precisato.
Travestimenti, luoghi oscuri e porte smarrite serpeggiano lungo la partitura. La regia di quest’opera è di grande rispetto del testo mozartiano, senza stravolgimenti temporali. “Si racconta l’epoca immaginata da Lorenzo Da Ponte, ovvero la Siviglia del tardo Seicento, e si accende la luce su un personaggio che allo stesso tempo è moderno e anarchico” racconta il regista collaboratore Raffaele Di Florio.
Dal teatro al cinema, la pellicola “Nostalgia” di Martone selezionato per rappresentare l’Italia agli Oscar 2023 nella categoria miglior film in lingua straniera. Concorrerà a entrare nella lista che includerà i quindici migliori lavori internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota a dicembre. “Il percorso è ancora lungo ma venderemo cara la pelle” ha detto il regista.
A dirigere l’orchestra il giovane maestro (classe 2000) Riccardo Bisatti al debutto nel circuito di OperaLombardia, dopo la buona riuscita della scorsa stagione della tournée di Acquaprofonda di Opera Education.
La replica è in programma domani sera ore 20.