La Lega di Como alza un muro in difesa del segretario Matteo Salvini. Il leader del Carroccio è stato attaccato dall’ex presidente della Regione Roberto Maroni, a sua volta già segretario della Lega. “Ci vorrebbe un congresso straordinario e un nuovo leader”, ha detto.
Nicola Molteni
Netta la replica del sottosegretario all’Interno uscente Nicola Molteni, rieletto alla Camera. “Questo è il momento della coesione e della responsabilità – dice – Gli italiani chiedono impegno e serietà alla politica e al centrodestra per affrontare la grave crisi economica ed energetica in atto. Non possiamo deluderli e tradirli dopo il grande risultato elettorale”. “La Lega di Matteo Salvini sarà protagonista nel prossimo governo – aggiunge – I voti della Lega saranno determinanti e pesanti anche per approvare l’autonomia differenziata. In questo momento serve unità e non divisione. La guida di Matteo Salvini non è assolutamente in discussione. Attorno a Salvini si costruirà la Lega di governo”.
Alessandra Locatelli
“Como sostiene da sempre Salvini – gli fa eco l’assessore regionale Alessandra Locatelli – Chi parla dovrebbe aver lavorato tanto quanto tutti i militanti, soprattutto in questo momento difficile per il Paese”. “La Lega è una e tutti i militanti concordano che non vada spezzata – continua – Chi decide e controlla le linee è il segretario nazionale in accordo con il direttivo federale. Siamo rispettosi delle regole e orgogliosi di avere un segretario come Matteo Salvini. Ha dato tutto per la Lega, per portarla a essere un partito nazionale mettendoci la faccia e rischiando in prima persona. E’ un valore che tutti i militanti apprezzano. I ragionamenti da fare ci sono, ma non è messo in dubbio il segretario”.
Fabrizio Turba
“La Lega ha sempre fatto i congressi – dice il sottosegretario regionale Fabrizio Turba – Siamo stati bloccati per troppo tempo dal Covid. L’ultimo congresso di sezione della provincia di Como, da me presieduto, si è tenuto a inizio campagna elettorale. Terminati i congressi di sezione verranno convocati i congressi provinciali e gli altri a cascata”.
“Sicuramente occorre fare un’analisi sul voto – aggiunge Turba – ma senza dimenticare che siamo in piena emergenza economica e sociale e che siamo chiamati a dare risposte tempestive e concrete. In questo momento storico non ci è concesso perdere tempo in polemiche”.