Crisi energetica, in Svizzera il Consiglio federale ha deciso venerdì scorso di sbloccare completamente le scorte obbligatorie per la benzina per auto, il gasolio e il gasolio da riscaldamento, nonché per la benzina per l’aviazione. Questo perché, da un lato, il rifornimento di prodotti a base di oli minerali è limitato a causa delle strettoie logistiche delle ferrovie e del basso livello del Reno. Allo stesso tempo, la conversione degli impianti dual-fuel da gas a olio da riscaldamento e l’eventuale necessità di utilizzare generatori di emergenza in inverno portano a un aumento della domanda di prodotti a base di oli minerali.
100 km/h: misura immediata conserva le riserve
Una riduzione della velocità massima sulle autostrade potrebbe ridurre significativamente la domanda di carburante del traffico, con effetto immediato. Un effetto collaterale positivo sarebbe la riduzione associata delle emissioni di CO2. Le riserve di carburante verrebbero conservate e si ridurrebbe la probabilità di scarsità.
Inoltre, in considerazione dell’accesso alle riserve di carburante di emergenza, è opportuno invitare la popolazione a risparmiare energia nella mobilità. L’ATA raccomanda di evitare gli spostamenti non urgenti in auto e di passare al trasporto pubblico.
In bici o a piedi per contrastare la crisi energetica
Se possibile, le distanze più brevi devono essere percorse in bicicletta o a piedi. Con uno stile di guida efficiente dal punto di vista energetico, secondo Ecodrive, il consumo di carburante può essere ridotto del 15%.