Urne aperte domenica 25 settembre dalle 7 alle 23 per rinnovare il Parlamento italiano. Con la legge sulla riduzione del numero dei parlamentari, si eleggeranno 400 deputati (invece di 630) e 200 senatori (invece di 315).
Ad ogni elettore verranno consegnate due schede: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Per votare bisogna portare con sé un documento di riconoscimento valido e la propria tessera elettorale.
Le due schede sono identiche e riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno della lista o delle liste in coalizione collegate. Accanto ai contrassegni delle liste ci sono i nomi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Le modalità di voto
Si possono esprimere tre tipi di voto: al candidato uninominale; alla lista; al candidato uninominale e alla lista (o alle liste) collegata. Qui le faq del governo.
Quindi si può votare il candidato uninominale tracciando una X sul suo nome: in questo modo, il voto si estende proporzionalmente anche alla lista o alle liste collegate a quel nome.
E’ poi possibile tracciare una X sulla lista prescelta nel collegio plurinominale: in questo modo, in automatico si esprime il voto anche per il collegio uninominale.
Si può anche tracciare più X sulla scheda, una sul nome del candidato uninominale e un’altra sul simbolo della lista (o liste) a lui collegata nel plurinominale. Il voto va sia alla lista sia al candidato.
E’ bene ricordare che non è possibile esprimere un voto disgiunto. Vuol dire che non si può votare un candidato al collegio uninominale e nel plurinominale una lista che non lo supporta e non è collegata. Questo renderebbe la scheda nulla.