“Non si può morire mentre si lavora, serve un vero rispetto delle regole. Parti sociali e imprese agiscano insieme”. E’ la richiesta ribadita questa mattina dalle organizzazioni sindacali, che hanno organizzato un presidio davanti alla prefettura di Como. Un’iniziativa voluta dopo la tragedia dei due operai morti ieri in un cantiere edile a Moltrasio, uccisi quasi certamente dalle esalazioni di monossido di carbonio.
“Nell’attesa che le autorità competenti chiariscano e definiscano quanto accaduto resta purtroppo il dramma delle famiglie di questi lavoratori che non faranno più rientro a casa – evidenziano Cgil, Cisl e Uil – Questa ennesima strage deve far riflettere tutti”.
I sindacati hanno ribadito le richieste di formazione e addestramento, rafforzamento dei controlli e inserimento della salute e sicurezza sul lavoro nei programmi scolastici.
I segretari delle categorie e confederali dichiarano che “in un paese civile non può accadere che si dorma in una baracca di cantiere, situazione non rispettosa delle più elementari norme di igiene e sicurezza, nonché della dignità della persona. Morire in quelle condizioni è terribile e insensato”.