(ANSA) – MILANO, 22 SET – Presidio della Lega a Milano contro i nuovi divieti della ztl di Area B, che corrisponde a quasi tutta la città, che scatteranno dal primo ottobre. "C’è un milione di lavoratori e lavoratrici in Lombardia che rischia di rimanere a piedi a causa della scelta insensata del Comune di Milano, della sinistra del sindaco Giuseppe Sala – ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso del presidio -. Che dice che anche euro 4 ed euro 5 diesel, parliamo quindi di macchine immatricolate nel 2015 che hanno pochi anni di vita e di cui la gente sta ancora pagando le rate, non potranno più entrare a Milano per lavorare dal primo ottobre. Così non si difende l’ambiente, così si massacrano i lavoratori". "Quindi l’appello che facciamo a nome di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici è permettere il lavoro a Milano e ne parliamo nel 2023 – ha aggiunto Salvini -, superata la crisi economica, passata la guerra, finito il Covid e superata la crisi bolletta della luce. Lasciare a piedi chi non ha i quattrini per comprare un’auto all’avanguardia è una scelta contro le persone". Al presidio che si è tenuto a uno dei varchi di Area B in ingresso in città, in via Mecenate nella periferia est, hanno partecipato anche alcuni sindaci leghisti dell’hinterland, tra cui quello di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano. "Qua ci sono alcuni rappresentati dei Comuni dell’hinterland, perché la scelta del comune di Milano non penalizza soltanto i milanesi, ma chiunque nella provincia – ha concluso Salvini -. Se uno ha l’euro 5 su cui sta ancora pagando le rate deve poter continuare a lavorare. Poi nel 2023 ne riparliamo". (ANSA).